Besnate

 

 

 

 

        Besnate è un luogo di ritrovamenti archeologici che portano ai tempi più remoti, quando la Lombardia era abitata dai palafitticoli, popolo che si può considerare di antica origine caucasica, e appartenente a un ceppo genetico indicato con la lettera "G", al quale apparteneva anche O'tzi (la mummia di Similaum), un ceppo genetico presente nell'Europa Occidentale già durante l'era glaciale, al termine della quale si sarebbero aggiunti altri ceppi genetici,  come I1, e I2, scandinavi e slavi, ed infine gli indoeuropei con il ceppo R1b, ed in seguito con l’arrivo dei galli e poi dei germani anche il gruppo R1a.

      Ma parlando del toponimo “Besnate”, il riferimento sulle sue origini può essere solo il nome medioevale, “Besenzate”, il quale per svariati motivi mi fa pensare ai Bizantini, e a Bisanzio in quanto il centro storico del paese sorge su uno dei due altipiani, la “Maggiolina” e la “Gereta”, , che si affacciano sulle sorgenti dei Funtanit, e divisi da un ampio vallone chiamato “Ravelìi”, frutto dell’erosione prodotta dalle acque che scendevano da Ierago e Menzago e per questo chiamata “Ravelìi”, dal celtico “rava”, forma celtica che indicava la “frana”, infatti i celti adoravano una divinità chiamata “Artios”, l’Orsa che domina la frana e l’alluvione, quindi per associazione divina mi sembra plausibile accomunare i due fenomeni naturali ad un unico toponimo.

Quindi considerando il Ravelìi alla stregua dei Dardanelli e del Bosforo, il toponimo Besenzate era sicuramente un sinonimo o una corruzione di Bisanzio, un toponimo che farebbe riferimento alle due rive del Bosforo, in quanto il suffisso “Anzio” deriverebbe dal latino “ante”, = “davanti”, quindi avremmo “due rive davanti”, pertanto la stessa situazione geomorfologica del Ravelìi, dove abbiamo “due colline davanti”.

    Il toponimo “Maggiolina “, invece sarebbe originato dal celtico” Magus Giolino”, “Campo della Gioia”, “giolino” è comparabile anche con il francese antico “jolì” oggi leggermente modificato nel significato, ma ancora attuale nell’antica forma, pertanto possiamo pensare a un campo dove al primo di maggio si festeggiava il “Beltaine”, la festa del sole “Bel”, e il rigenerarsi della natura.

     Per l’origine del toponimo Gereta si può pensare al diminutivo lombardo di gera, radice di origine celtica, e sinonimo di ghiaia, forse presente ai piedi del costone scosceso, frutto dell’erosione superficiale delle acque.

            In alternativa si può pensare al greco tardo “hieròs”, sinonimo di “sacro”, in opposizione alla sacralità ariana della Maggiolina, quindi Gereta andrebbe intesa come piccola chiesa, di probabile origine bizantina; da confrontare anche con il dialettale “geseta”, sinonimo di “chiesetta” da mettere in relazione anche con la vicina Jerago con Orago, due paesi ancora oggi gemelli, i cui toponimi derivano dai greci “hieròs” e “oros”, vale a dire “Sacro Monte”, senza dimenticare “hieràrches”, =”capo delle funzioni religiose”, quindi possiamo pensare che il gerarca spirituale dei cristiani bizantini era a Jerago, mentre alla Gereta c’era una chiesa dipendente dalla prima.

Da non trascurare anche il greco “gèranos”, sinonimo di “gru”, pertanto è ipotizzabile che la palude ai piedi dell’altipiano fosse frequentata dalle gru.

     Il toponimo “Scafeta”, relativo a una stradina stretta e ripida che sale dal bassopiano fino all’oratorio di Besnate, è una corruzione di “Scaleta”, sinonimo di “Scaletta”, nelle località fortificate si usava realizzare artifizi che permettevano l’uscita dalla fortificazione senza lasciare varchi percorribili dal nemico, e le scalette ripide erano uno di questi.

       In alternativa si può pensare al longobardo “skafa”, = “ripiano”, quindi si può ipotizzare che i longobardi consideravano il piccolo altipiano sul quale era collocato Besenzate, alla stregua di un ripiano.

       Il toponimo Scafeta, potrebbe essere messo in relazione con lo “Skafell Pike”, il monte più alto d’Inghilterra (900 m.) situato nella contea di Cumbria, un’altra denominazione che richiama le etnie di origine tessalica, che a cavallo tra il II e il I millennio a.C., invasero la Bretagna e l’Italia.

       Anche per lo Skafell Pike non trovo altra traduzione che si differenzi da scaffale o ripiano, pertanto facendo riferimento all’orografia della montagna posso notare un picco, da cui Pike, forse originato dal ligure Pik, alla base del quale c’è un pianoro che lo divide da un picco più basso, quindi abbiamo picco o picchi sul piano, pertanto anche Il toponimo Scafeta è da considerare di origine ligure.

       Un altro toponimo storico di Besnate è “ul Laghet”, “il Laghetto”, una vecchia cascina situata su un’altura ai piedi della quale c’era una palude dove sono stati ritrovati resti di palafitte, oltre a ricordare che l’origine del toponimo è il ligure “lak”, “lago”, non ho niente da aggiungere a quanto già si sa.

            Da ricordare l’antica città di Lagash, fondata dai sumeri sui resti di una laguna bonificata e abitata anche dagli indoeuropei persiani.

      Per Centenate invece oltre ai ritrovamenti archeologici legati alla cultura della “Lagozza”, bisogna sottolineare la sua importanza in epoca longobarda, in quanto il suo toponimo sarebbe originato dal longobardo “Centenarj”, traducibile nell’italiano “centenario”, che indicava un centro amministrativo, al quale facevano capo tutte le località del territorio, popolate da meno di cento famiglie.

      Per il quartiere di “Bűsciàa” italianizzato in “Buzzano”, si può ipotizzare che sia originato dal gotico “Busk”, sinonimo di bosco, rimane da verificare la voce dialettale “bűscià” che significa “fare la schiuma”, forse una sorgente con una bozza, come succedeva al Fontanile,

Ma bisogna considerare anche il greco “Boukòlos” sinonimo di “guardiano di buoi”, una forma che mi sembra abbastanza credibile, mentre il suffisso “scià”, sinonimo di “re”, fa pensare anche a un recinto di buoi sacri, destinati al sacrificio

            Ciò potrebbe essere messo in relazione con la presenza dell’antico santuario della “Madona da Bűsciàa”, una provabile sovrapposizione cristiana su un luogo di culto vedico con l’attuale “Madonna dei Boschi.

    A Buzzano merita attenzione anche la via Arianna, la quale raggiunge una cascina in mezzo ai boschi di non antica costruzione, chiamata in dialetto “La Riana”, o “Lariana”, non saprei dire quale fosse il toponimo originale, ma trovo che la strada prima di arrivare alla cascina attraversa una valle percorsa da un ruscello chiamato “Rongia”,” Roggia” in italiano, che si dirige verso il fondovalle.

     Il fatto che la valle, spesso allagata quando piove, per via della sua larghezza, che si aggira sui cento metri, con una profondità di tre, dimostra che anticamente era percorsa da un torrente molto più consistente della Rongia, e siccome questo fiume raccoglie le acque che scendono da Quinzano e Sumirago, oltre alla Madona da Bűsciàa, mi fa pensare anche alla chiesa della Madonna della Purificazione situata, a Sumirago, e quindi a una sorgente sacra alla dea Madre dei celti, nelle acque della quale gli insubri si immergevano per purificarsi quindi la Rongia era un fiume sacro alla dea, chiamato la “Ri ana“, il  Rio della Regina”, con l’articolo la che per difetto di pronuncia si è fuso con il nome, perdendo la particella “l” nel ruolo di articolo indicativo, lasciando la pronuncia “Ariana”.

     Da ricordare che alla Motta Rossa, nei pressi della sorgente sacra dell’Olona, ci sono delle antiche fornaci chiamate appunto “Fornaci della Riana”, quindi un altro riferimento al fiume della regina.

     Besnate è da mettere in relazione anche con la con la valle del Boia, una stretta valle incuneata tra le colline della Maggiolina e di Premezzo, questa valle ha il suo sbocco verso sud nel territorio di Gallarate e Cavaria, una località fondata liguri “cavari” i quali provenivano dalla città di Aurosia, poi divenuta Arausio, Arausium, ed infine Orange, toponimi che derivano dal nome del dio fluviale “Arausio”, non a caso la città primitiva era situata sopra a una collina che dominava il Rodano.

            Con i cavari erano alleati anche alcuni clan di galli boi, i quali avrebbero originato il nome della valle.

     A monte la valle del Boia si inerpica verso Jerago, dove è stato ritrovato un masso granitico che fungeva da altare, questo già conferma l’ipotesi Hieròs cioè: capo delle funzioni religiose, in oltre all’interno della valle si sono riscontrate tracce della presenza dei romani.

      Il toponimo “valle del Boia”, mi fa pensare all’ennesimo dispregiativo cristiano nei confronti delle divinità ariane, infatti il luogo potrebbe essere stato abitato dai galli boi, una popolazione che già in passato era stata alleata dei Cavari e che in Italia era prevalentemente stanziata nell’attuale Emilia Romagna, i boi come dice il loro nome, adoravano il bue, un bovino primitivo oggi estinto, sostituito dal toro castrato; secondo i linguisti i celti lo chiamavano “Bo”, ma il dialettale “Bő”, mi sembra una pronuncia più credibile.

     Il territorio dei boi romagnoli confinava con quello dei senoni, cioè i fondatori delle già citate Cattolica, Cattabrega e Roncaglia, ed era costituito dal fiume Montone, il quale nel suo tratto iniziale scorre nell’omonima valle del Montone un ennesimo fiume sacro a una divinità vedica, non a caso risalendo la valle si arriva a “Rocca san Casciano”, “Casiân”, in dialetto romagnolo, una palese corruzione di Cassano, a rocca san Casciano la notte tra il due e tre di aprile si celebra ancora la festa ariana dei falò, una tradizione che si perde nella notte dei tempi ma che aveva lo scopo di invocare la protezione dalle inondazioni, quindi un Beltaine.

Il toponimo la valle del Boia potrebbe anche essere stato originato dalla presenza di un luogo di detenzione o di esecuzione delle pene capitali, in quanto originariamente la voce boia, indicava il collare con il quale venivano incatenati i detenuti e gli schiavi ribelli, e che in seguito indicherà anche il giustiziere.

 

 

Rino Sommaruga 

 

 

Fonti Bibliografiche

 

 

L’Indoeuropeo Lingue popoli E Culture                                                                                                                                                                           Andrè Martinet

Noi Celti E Longobardi                                                                                                                                                                                                    Gualtiero Ciola

I Celti E Milano                                                                                                                                                                                                             Marco F. Barozzi

II Liguri E La Liguria                                                                                                                                                                                            B. Maria Giannattasio

I Celti                                                                                                                                                                                                                           Roberto Corbella

La Dea Bianca                                                                                                                                                                                                                Robert Graves

 Druidi E I Loro segreti                                                                                                                                                                                                   Morgan Brooks

ICelti d’Italia                                                                                                                                                                                  Venceslas Kruta M. Valerio Manfredi

Storia Della Provincia di Milano                                                                                                                                                                                        Cesare Cantù

Storia Naturale                                                                                                                                                                                                              Plinio Il Vecchio

Storia Di Roma Dalla Sua Fondazione                                                                                                                                                                                     Tito Livio

Le Storie                                                                                                                                                                                                                                       Polibio

Storie                                                                                                                                                                                                                                           Erodoto

Agricola                                                                                                                                                                                                                                          Tacito

De Bello Gallico                                                                                                                                                                                                                 Giulio Cesare

De Bello Civili                                                                                                                                                                                                                     Giulio Cesare

La Cultura di Golasecca Sole Luna e Stelle dei Primi Celti D’Italia                                                                                                                               Adriano Gaspani

La Gente E Il Territorio di Cassano Magnago Nel Settecento                                                                                                  Giuseppe Fimmanò Alberto P. Guenzani

Tre Secoli Fa … A Cedrate                                                                                                                                                        Giuseppe Fimmanò Alberto P. Guenzani

Antiche Testimonianze del Territorio Varesino                                                                                                                                                             Daria G. Banchieri

Profilo Storico Di Gazzada Schianno                                                                                                                                                                              Egidio Gianazza

Olgiate Olona 1895-1943 Mezzo Secolo Della Nostra Vita                                                                                                                                             Natale Spagnoli

Gallarate Nella Storia e nella Tradizione                                                                                                                                                                               Luigi Aspesi

Sommario di Storia Bustese                                                                                                                                                L. Belotti, L. Caldiroli R. Rogora, S. Ferrario

Alle Origini di Varese e del Suo Territorio                                                                                                                                                                                 Autori Vari

Somma Lombardo Da Borgo Antico a Città Moderna                                                                                                                                                                  A. Rossi

Vecchie Osterie Milanesi                                                                                                                                                                                                        Luigi Medici

Dizionario Etimologico                                                                                                                                                                                                                   Vallardi

Enciclopedia                                                                                                                                                                                                                                 Treccani

 

 

 

Tratto da: “Gli Insubri a Cassano Magnago e nel Seprio”,

 

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